
Trattamenti termici
| Definizione | Note sui Trattamenti Termici | ||||||||||||
| Ac1 | Temperatura alla quale, in fase di riscaldo, inizia la formazione dell’austenite (vedere formula) | ||||||||||||
| 723 – 10,7Mn – 16m9Ni + 30Si + 16,9Cr + 25Mo + 6,38 W + 30Al + 50V + 290As = …..°C + 10 | |||||||||||||
| Ac3 | Temperatura alla quale, in fase di riscaldo, termina la trasformazione della ferrite in austenite (vedere formula) | ||||||||||||
| Ms | Temperatura alla quale, in fase di raffreddamento, inizia la trasformazione dell’austenite in martensite (martensite start) | ||||||||||||
| Formula generica Ms = 539 – (423xC% ) - (30,4xMn%) – (12,1xCr%) – (17,7xNi%) – (7,5xMo%) = …..°C + 20 | |||||||||||||
| Formula per quando gli elem. di lega sono completamente disciolti nell’austenite Ms = 561 – 474C - 33Mn – 17Ni – 17Cr – 21Mo | |||||||||||||
| Formula per acciai alto legati Ms = 550 – 350C – 40Mn – 20Cr – 10Mo – 17Ni – 8W – 35V – 10Cu + 15Co + 30Al | |||||||||||||
| Mf | Temperatura alla quale la trasformazione dell’austenite in martensite è ultimata (martensite finish) | ||||||||||||
| Mf = Ms – 215°C = …..°C + 15 | |||||||||||||
| Austenitizzazione | Operazione nel corso della quale il materiale viene portato ad una temperatura tale che la struttura diventa austenitica. | ||||||||||||
| Atmosfera endotermica | Atmosfera di forno con un potenziale di carbonio regolabile. | ||||||||||||
| Atmosfera esotermica | Atmosfera di forno prodotta esotermicamente e controllata in modo tale che non ossidi il materiale. | ||||||||||||
| Auto tempra | Raffreddamento per conduzione termica verso le parti non riscaldate. | ||||||||||||
| Auto temprante | Acciaio la cui temprabilità è tale per cui un raffreddamento in aria consente di conferire una struttura martensitica a dei pezzi di notevoli dimensioni. | ||||||||||||
| Bonifica | Trattamento d’indurimento composto da tempra e rinvenimento per ottenere la combinazione ricercata delle proprietà meccaniche e una buona duttilità | ||||||||||||
| e tenacità. Vedere anche Tempra e Rinvenimento. | |||||||||||||
| Capacità di raffreddamento | Attitudine di un mezzo (aria, olio, polimero, acqua, bagno di sale) a realizzare un determinato programma di raffreddamento. | ||||||||||||
| Carbonitrurazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di carbonio e azoto, elementi che innalzano la durezza. | ||||||||||||
| Cementazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di carbonio, elemento che innalza la durezza e contrasta l’usura. | ||||||||||||
| Cementazione gassosa | Trattamento in un mezzo-ambiente gassoso. | ||||||||||||
| Cementazione liquida | Trattamento in un bagno di sali fusi. | ||||||||||||
| Cementazione solida | Trattamento in un mezzo-ambiente solido, si esegue in casse metalliche chiuse. | ||||||||||||
| Cianurazione | Carbonitrurazione eseguita in un bagno di sali fusi contenente dei cianuri. | ||||||||||||
| Ciclo termico | Evoluzione della temperatura in funzione del tempo. | ||||||||||||
| Cromizzazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di cromo. | ||||||||||||
| Cromatura | Trattamento di rivestimento galvanico atto a depositare su barre rettificate, un film di cromo di elevata durezza. | ||||||||||||
| Questo trattamento conferisce resistenza all’abrasione e alla corrosione, determina un più basso coefficiente d’attrito negli accoppiamenti mobili | |||||||||||||
| e in particolare con la gomma delle guarnizioni. | |||||||||||||
| Decarburazione | Impoverimento di carbonio nello strato superficiale di un prodotto ferroso. Lo spessore dello strato impoverito può essere definito con riferimento ad | ||||||||||||
| uno stato strutturale o ad un livello di durezza oppure al tenore di carbonio del metallo base non alterato. | |||||||||||||
| Deformazione | Alterazione della forma e delle dimensioni iniziali di un prodotto, nel corso dei trattamenti termici. | ||||||||||||
| Diagramma di rinvenimento | Rappresentazione grafica del trattamento di rinvenimento comprendente la velocità di riscaldo ed il tempo di permanenza alla temperatura stabilita. | ||||||||||||
| Diagrammi di trasformazione | Insieme di curve tempo/temperature che definiscono per ciascun livello di temperatura, gli istanti iniziali e finali della trasformazione dell’austenite | ||||||||||||
| in condizioni isotermiche. | |||||||||||||
| Diffusione | Operazione avente per scopo la diffusione verso l’interno del metallo base, d’elementi precedentemente introdotti in superficie. | ||||||||||||
| Distensione | Trattamento eseguito allo scopo di ridurre le tensioni senza però ridurre la durezza. Generalmente si esegue a 50°C in meno rispetto all’ultimo | ||||||||||||
| rinvenimento eseguito sui pezzi o su prodotti temprati che si utilizzano con resistenze molto alte. Il raffreddamento va fatto in forno. | |||||||||||||
| Eutettico | 1) reazione isotermica reversibile nella quale una soluzione liquida si trasforma mediante raffreddamento in due o più soluzioni solide intimamente 2) struttura di una lega costituita da una miscela di soluzioni solide che si formano mediante reazione eutettica. | ||||||||||||
| miscelate. Il numero di fasi solide ottenute è pari a quello dei componenti del sistema. | |||||||||||||
| 2) struttura di una lega costituita da una miscela di soluzioni solide che si formano mediante reazione eutettica. | |||||||||||||
| Fragilità | Si presenta in alcuni acciai temprati e rinvenuti dopo una permanenza ad una temperatura compresa tra 450-525°C, oppure durante un | ||||||||||||
| raffreddamento lento entro tale intervallo. La f. causa perdita di tenacità. | |||||||||||||
| Globulizzazione | Evoluzione geometrica delle particelle di carburi, quali le lamelle di cementite, verso la forma sferica stabile | ||||||||||||
| Indurimento con tempra a cuore | Indurimento effettuato in modo tale che la profondità di indurimento non sia minore della distanza tra il cuore e la superficie del prodotto ferroso. | ||||||||||||
| Indurimento secondario | Indurimento ottenuto in seguito ad uno o più rinvenimenti che fanno precipitare un composto o danno origine alla formazione di martensite oppure | ||||||||||||
| bainite trasformando l’austenite residua. | |||||||||||||
| Ingrossamento del grano | Fenomeno normalmente causato da alte temperature, nettamente maggiori di Ac3 | ||||||||||||
| Isotropia | Corpo le cui proprietà fisiche (es. caratteristiche meccaniche) sono identiche in tutte le direzioni | ||||||||||||
| Ledeburite | Aggregazione dei cristalli delle fasi solide d’austenite e cementite in una struttura “zebrata” | ||||||||||||
| Nitrurazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di azoto, elemento che innalza la durezza e contrasta l’usura. | ||||||||||||
| Nitrurazione ionica | Bombardamento di ioni. La scarica luminescente avviene in una miscela gassosa, sotto una pressione minore di quella atmosferica, in cui il prodotto | ||||||||||||
| ferroso costituisce il catodo. | |||||||||||||
| Nitrocarburazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di azoto e carbonio, elementi che formano uno strato di combinazione. | ||||||||||||
| Normalizzazione | Si esegue ad una temperatura appena superiore a Ac3 (Ac1 per gli acciai ipereutettoidi C% > 0.80) seguita da raffreddamento in aria calma. Questo trattamento è sconsigliato per gli acciai da utensili e per quelli autotempranti | ||||||||||||
| Il compito principale è quello di omogeneizzare la struttura e di affinare il grano ingrossato da precedenti operazioni di trasformazione a caldo. | |||||||||||||
| Questo trattamento è sconsigliato per gli acciai da utensili e per quelli autotempranti. | |||||||||||||
| Ossidazione | Precipitazione, a maggiore o minore profondità, verso l’interno del prodotto, di ossidi formatisi a partire dall’ossigeno diffusosi dalla superficie | ||||||||||||
| Patentamento | Trattamento termico di austenitizzazione seguita da un raffreddamento idoneo all’ottenimento di strutture favorevoli ad una successiva trafilatura o | ||||||||||||
| laminazione. | |||||||||||||
| Patentamento in continuo | Quando le operazioni di riscaldo e di raffreddamento avvengono in modo continuo | ||||||||||||
| Patentamento per immersione | quando il materiale rimane avvolto in matasse, fasci o rotoli nel corso del trattamento termico. I mezzi di raffreddamento più comuni sono: aria, | ||||||||||||
| bagno di piombo, bagno di sali e letto fluido. | |||||||||||||
| Polimero | Fluido sintetico composto d’acqua e prodotti organici ad alto peso molecolare (polimeri). La drasticità, con soluzione al 35%, di tempra è appena | ||||||||||||
| superiore a quella dell’olio e permette di trattare una maggior gamma di acciai, senza rischi di rotture. | |||||||||||||
| Questi bagni stanno sostituendo l’olio da tempra, più inquinante e costoso. | |||||||||||||
| Preriscaldo | Consiste nel portare e mantenere per un certo periodo di tempo il materiale ad una o più temperature intermedie tra la temperatura iniziale e quella | ||||||||||||
| massima programmata. | |||||||||||||
| Profondità di cementazione | Distanza tra la superficie e lo strato la cui durezza Vickers, misurata sotto un carico di 9,81 N, è HV1 = 550 | ||||||||||||
| Profondità di indurimento | Distanza tra la superficie e lo strato la cui durezza Vickers, misurata sotto un carico di 9,81 N, è uguale all’80% della durezza massima richiesta | ||||||||||||
| in superficie. | |||||||||||||
| PWHT | Trattamento termico dopo saldatura (Post Weld Heat Treatment). | ||||||||||||
| Raffreddamento | Condizioni nelle quali si effettua il raffreddamento di un prodotto sottraendo calore: natura e temperatura del mezzo-ambiente, movimenti relativi, … | ||||||||||||
| Ricottura | Il compito principale di questo trattamento termico è quello di ottenere un abbassamento di durezza sui materiali deformati a caldo, laminati e | ||||||||||||
| trafilati a freddo. In alcuni casi s’introduce la ricottura per eliminare tensioni oppure strutture disomogenee. | |||||||||||||
| Ricottura antifiocco | L’idrogeno dissolto nell’acciaio fuso, resta imprigionato durante la solidificazione e tentando di migrare verso l’esterno, a volte, può creare delle | ||||||||||||
| spaccature. Sottoponendo i prodotti ottenuti dai lingotti ad un trattamento termico di ricottura a 600 – 680°C per parecchi giorni, seguito da un | |||||||||||||
| raffreddamento lento, è possibile ridurre la formazione di queste cricche denominate fiocchi. | |||||||||||||
| Il trattamento termico va eseguito per acciai al carbonio o legati con idrogeno (H2) superiore a 2 ppm. Sono meno sensibili ai fiocchi gli acciai da | |||||||||||||
| utensili dove anche 4 – 5 ppm di idrogeno non creano problemi. | |||||||||||||
| Ricottura completa | Si esegue a 20-50°C sopra AC3 (acciaio ipoeutettoide) o AC1 (acciaio ipereutettoide). Sosta a queste temperature per 2 – 3 minuti ogni mm di | ||||||||||||
| spessore del pezzo da trattare. Raffreddamento molto lento nel campo di temperatura all'interno della gamma critica AC3 - AC1. | |||||||||||||
| Raffreddamento finale a temperatura ambiente con velocità più o meno rapida (5 - 30° C/h) in funzione delle curve CCT. | |||||||||||||
| Ricottura di lavorabilità | Viene eseguita a 30-50°C sotto il punto Ac1. Questo trattamento non modifica la struttura ma conferisce un adeguato addolcimento e elimina le tensioni | ||||||||||||
| dovute a lavorazioni precedenti. Il raffreddamento (10°C/h circa) può avvenire in forno o in aria. | |||||||||||||
| Ricottura in bianco | Viene eseguita in un mezzo-ambiente (es. azoto) che evita l’ossidazione e conserva l’aspetto metallico iniziale del materiale | ||||||||||||
| Ricottura isotermica | Si esegue a 20-30°C sopra Ac3 (acciaio ipoeutettoide) o Ac1 (acciaio ipereutettoide). Questo trattamento termico permette di rigenerare la struttura | ||||||||||||
| e di eliminare completamente eventuali incrudimenti. | |||||||||||||
| Gradiente di salita 50°C/h, mantenimento a regime un’ora per pollice di spessore, i forni devono essere provvisti di circolazione | |||||||||||||
| ad aria forzata e il raffreddamento fin sotto Ac1 deve essere veloce fino alle temperature indicate dalle schede tecniche. | |||||||||||||
| Mantenimento fino alla completa trasformazione dell’austenite (vedere curve TTT) almeno per 2 ore poi scaricare in aria. | |||||||||||||
| Ricottura di distensione | E' fatta a temperature fra 600 e 650°C (meglio 650) con raffreddamento in forno fino a 250 - 300°C e successivo scarico in aria. | ||||||||||||
| Ricottura di ricristallizzazione | E' consigliata per il materiale laminato a freddo e va eseguita alla temperatura Ac1. | ||||||||||||
| Durante la laminazione, la struttura tende ad orientarsi verso la direzione della deformazione principale, la durezza aumenta e la capacità, | |||||||||||||
| dell’acciaio di essere sottoposto ad ulteriori lavorazioni come ad esempio la trafilatura, diminuisce. | |||||||||||||
| Ricottura di omogeneizzazione | Si esegue a temperature elevate 1100 – 1200°C e ha lo scopo di ridurre, mediante diffusione, le eterogeneità di composizione chimica dovute | ||||||||||||
| al fenomeno della segregazione. Rischi: bruciature e ingrossamento del grano. | |||||||||||||
| Ricottura globulare subcritica | Per gli acciai ipoeutettoidi C < 0.83% destinati a lavorazione con asportazione di truciolo questo trattamento termico non è consigliato mentre è l’unico Ottimo trattamento termico per materiale destinato allo stampaggio a freddo e da estrusione. | ||||||||||||
| che può rendere lavorabili gli acciai ipereutettoidi C% 0,83 – 2,06. Si esegue ad una temperatura prossima ad Ac1 (-10°C) ma servono tempi di | |||||||||||||
| permanenza molto lunghi, 1 h per ogni 10 mm di spessore del fascio di barre o laminato e fucinato dell’intera carica. | |||||||||||||
| Ottimo trattamento termico per materiale destinato allo stampaggio a freddo e da estrusione. | |||||||||||||
| Rinvenimento | Trattamento termico al quale viene sottoposto un prodotto ferroso dopo indurimento mediante tempra, onde portare le proprietà meccaniche al livello | ||||||||||||
| desiderato. Dopo tempra, il materiale si trova in uno stato di forti tensioni che vanno eliminate perché la loro forza, superando il carico di rottura, | |||||||||||||
| potrebbe spaccare il materiale. Questo è uno dei compiti del rinvenimento, il secondo è quello di abbassare la resistenza fino al punto di compromesso | |||||||||||||
| fra buon carico di rottura e buona tenacità (resilienza) | |||||||||||||
| Esperienza utile per i trattamentisti: considerando 0 la resistenza dopo 2 ore di rinvenimento, si vedano le variazioni in N/mmq ottenute aumentando | |||||||||||||
| e diminuendo i tempi di permanenza. | |||||||||||||
| Durata rinvenimento h 30’ 1 2 3 4 5 7 10 | |||||||||||||
| Variazione della resistenza N/mmq +60 +30 0 -30 -45 -50 -60 -80 | |||||||||||||
| Riscaldo | Innalzamento della temperatura di un prodotto con un gradiente termico prestabilito | ||||||||||||
| Rivestimenti antiusura | Deposito di strati sottili di composti durissimi e resistenti all’usura e alla corrosione. Citiamo alcuni | ||||||||||||
| CVD Chemical Vapour Deposition – deposizione chimica da fase vapore. | |||||||||||||
| DLC Diamond Like Carbon – deposito di diamante cristallino. | |||||||||||||
| HIP Hot Isostatic Pressing – pressatura isostatica (applicazione di calore e pressione ad un metallo) | |||||||||||||
| PCD Poli Crystalline Diamond – polvere di diamante sintetico (grafite, in pressione e alte temperature, mescolata con Co oppure Ni). | |||||||||||||
| PVD Physical Vapour Deposition – rivestimento a polverizzazione mediante deposizione fisica da fase vapore. | |||||||||||||
| Silicizzazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di silicio. | ||||||||||||
| Solfocarbonitrurazione | Trattamento termochimico con lo scopo di ottenere un arricchimento superficiale di zolfo, carbonio e azoto | ||||||||||||
| Solubilizzazione | Tempra degli acciai austenitici. Trattamento generalmente condotto a 1000 – 1100°C con successivo raffreddamento rapido in acqua o aria forzata. | ||||||||||||
| Tempra | Operazione che consiste nel raffreddare un prodotto ferroso più rapidamente che in aria calma. E’ buona norma non ricorrere ad un mezzo temprante bagni deve essere almeno 10-15 volte superiore a quello del materiale da temprare. A fine tempra, la temperatura del bagno non deve superare i 49°C. | ||||||||||||
| più drastico del necessario perché con maggiore è la velocità di raffreddamento, tanto maggiori saranno le tensioni all’interno dei pezzi. | |||||||||||||
| I bagni per la tempra devono essere agitati per evitare che, bolle di vapore rimangano aderenti al materiale. I bagni più usati sono: | |||||||||||||
| miscele di gas (per trattamenti sotto zero), acqua, bagni di sali, polimeri (acqua con additivi), olio, aria forzata o calma. Il peso dei bagni deve | |||||||||||||
| essere almeno 10-15 volte superiore a quello del materiale da temprare. A fine tempra, la temperatura del bagno non deve superare i 49°C. | |||||||||||||
| Temprabilità | Attitudine dell’acciaio a dar luogo alle trasformazioni martensitica e/o bainitica. | ||||||||||||
| Tempo di permanenza | Tempo che intercorre da quando il pezzo ha raggiunto la temperatura prestabilita a cuore e la successiva variazione di temperatura. | ||||||||||||
| Normalmente si utilizza una permanenza di ½ ora per pollice di spessore in fase di tempra e 1 h in fase di rinvenimento. | |||||||||||||
| Questi parametri sono validi per fucinati in genere e spessori oltre 50 mm. | |||||||||||||
| Altro metodo per matasse, fasci e rotoli compatti: | |||||||||||||
| temperature | K | temperature | K | temperature | K | temperature | K | temperature | K | ||||
| 575 °C | 21 | 650 °C | 31 | 750 °C | 43 | 825 °C | 51 | 900 °C | 60 | ||||
| 600 °C | 25 | 675 °C | 34 | 775 °C | 46 | 850 °C | 54 | 925 °C | 63 | ||||
| 625 °C | 28 | 700 °C | 37 | 800 °C | 49 | 875 °C | 57 | 950 °C | 66 | ||||
| Spessore maggiore mm / K = ore di permanenza attiva | |||||||||||||
| Esempio: per normalizzare un Ø 400 mm a 900°C 400/60 = 6.6 h | |||||||||||||
| # per matasse di tondi valgono i tempi dell’esempio e il Ø da considerare è quello del fascio circoscritto.E145 | |||||||||||||
| # per rotoli compatti, tempi base maggiorati del 50% | |||||||||||||
| # per fasci di barre compatte, tempi maggiorati del 30% | |||||||||||||
| Trattamento termico | Successione di operazioni termiche al fine di ottenere un cambiamento di proprietà e/o strutture di un materiale ferroso. | ||||||||||||
| Trattamento termochimico | Processo effettuato in un mezzo-ambiente opportunamente scelto, per ottenere una modifica della composizione chimica del materiale base. | ||||||||||||